Col Decreto del 16 Marzo 2023 il Ministero della Salute definisce i criteri e le modalità di installazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni ( DAE ).La Legge n. 116 del 4 Agosto 2021 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/08/13/21G00126/sg e successivo Decreto a firma del Ministro della Salute Roberto Schillaci https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/07/24/23A04152/sg, intende favorire la diffusione e l’ utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni ( DAE ) indicando il tempo dell’ utilizzo in 3-4 minuti e le istruzioni per il pre- arrivo dell’ ambulanza.
Ne risulta che la sopravvivenza di una persona colta da arresto cardiaco è una condizione tempo dipendente.
A cosa servono i defibrillatori automatici DAE?
Il DAE esegue una analisi automatica dell’ attività elettrica del cuore di una vittima di un arresto cardiocircolatorio ( ACR), al fine di cercare di interrompere una fibrillazione ventricolare o una tachicardia ventricolare senza polso.
E’ risaputo che l’ arresto cardiaco (ACR) improvviso è tra le prime cause di morte, e può colpire chiunque in qualsiasi momento della giornata.
Oltre il 70% degli arresti cardiaci si verificano all’interno delle quattro mura domestiche, ed è proprio per questo motivo che bisogna dotare di defibrillatori i condomini e i locali pubblici prospicenti (negozi-ristoranti-uffici ecc.)
In Europa si verificano circa 400.000 casi di cui in Italia circa 70.000 ( uno ogni 1.000 abitanti) casi di arresto cardiaco improvviso ogni anno e come già scritto circa il 70% di questi colpisce la persona quando si trova tra le mura domestiche.
E’ oramai dimostrato che i primi minuti dopo l’ evento sono quelli fondamentali per cercare di salvare la vita.
Oltre un milione sono le residenze condominiali in Italia nelle quali risiedono oltre 15 milioni di famiglie.
Dopo 5 minuti le possibilità di sopravvivenza si riducono del 50%.
Per questo motivo installare i defibrillatori ( DAE ) in un condominio, acquistandoli o più semplicemente affittandoli, è un’ iniziativa preziosa ed utile, da tempo consigliata anche da diverse direzioni provinciali ANACI.
Potrà salvare la vita ai condòmini ai loro ospiti ma anche a chi si trova a passare nei pressi dell’ edificio. Far partecipare i condòmini al corso di formazione per l’ abilitazione all’ uso del DAE sarà altrettanto fondamentale per poter conoscere ed imparare tutte quelle manovre salvavita. Da un corretto allertamento al 1.1.2. al massaggio cardiaco esterno (MCE) per non escludere le manovre di disostruzione delle vie aeree conosciute come manovra di Heimlich https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/m/manovra-di-heimlich
Adulti bambini e lattanti saranno più sicuri.
E’ cronaca recente: un esercente di Prato, che ha svolto il corso per esecutore BLSD ed è in possesso di un DAE, affittuario in un fondo condominiale, allertato dalle grida di aiuto provenienti dalla scala prospicente al suo negozio, sia intervenuto a casa del condòmino ed abbia contribuito alla sopravvivenza della persona.
Ovviamente ne conseguirà che tutti i residenti conoscano la dislocazione del DAE che se in una teca allarmata agevolerà la chiamata di emergenza alla CO 1.1.2. ex 118.
La tecnologia oggi ne permette anche il telecontrollo e l’ assistenza da remoto.
Ma non vi saranno grossi problemi in quanto l’ Amministratore del Condominio sarà tenuto a stipulare un contratto di assistenza, come ad esempio per estintori, ascensore, autoclave ecc.
Per uno stabile di 60 condomini si calcola che sia sufficiente un investimento minimo di una ventina di Euro per famiglia, una cifra che all’ occorrenza potrà servire a cercare di salvare una vita umana.