L’ obiettivo è quello di dimostrare l’importanza della formazione di qualità per saper compiere con le manovre salva vita.
Da tanto se ne parla e spesso scrivo che occorre conoscere la cultura del rischio per poter fare della prevenzione e nella prevenzione è compresa la formazione di qualità.
Sapere come intervenire in caso di emergenza su un adulto, bambino o lattante è un dovere civico per tutti e non solo per coloro che sono preposti dalla loro attività per Legge.
La manovra di Heimlich https://it.wikipedia.org/wiki/Manovra_di_Heimlich già tema di altri nostri articoli, è fondamentale; con essa si può evitare una perdita di conoscenza e di conseguenza l’ arresto cardiaco.
Recentemente a Prato (PO), il 7 Febbraio 2025, città in cui mi trovo, è successo un evento in una scuola dell’infanzia, che ha avuto eco mediatico per qualche giorno, https://www.notiziediprato.it/cronaca/convulsioni-mentre-e-allasilo-nido-bambino-di-due-anni-salvato-dalla-maestra-con-il-massaggio-cardiaco/
ma poi, come per prassi, andata nel dimenticatoio.
Eppure un bambino, di neanche tre anni, all’ asilo è stato salvato da una educatrice.
Riporto ciò che Roxana ci ha scritto all’indomani, dopo averci telefonato, ricordandosi che quello che ha fatto lo ha svolto in maniera quasi meccanica, ricordandosi bene cosa aveva appreso durante il corso che ha svolto con il nostro Centro di Formazione Salva Vita https://www.salvavitaformazione.it/ di Prato.
Buon giorno, vengo a descrivere quello che mi è accaduto in un normale giorno di lavoro. Come sai faccio l’ educatrice in un asilo con servizio a bambini di 12 / 36 mesi. Giovedì 07 febbraio 2025 alle ore 12.05 rimarrà per sempre scolpito nella mia mente. Il pranzo era appena stato servito quando un bambino di 2 anni e mezzo emette un urlo strano, mi precipito per capire cosa stia succedendo; lo trovo seduto rigido come un legno e con la testa all’indietro che guarda con occhi sbarrati il soffitto, lo prendo e lo chiamo più volte ,niente non risponde, dico subito alla collega di chiamare il 118 (112) e la madre. Inizia a vomitare e avendo la bocca serrata gli esce muco e del liquido giallognolo dal naso, cerco di aprirgli la bocca o la mascella ma è talmente serrata che non riesco, a quel punto lo metto in posizione di sicurezza in attesa che passi la crisi convulsiva. Niente dopo 10 minuti ancora non passa , decido di spostare il bambino in un’altra stanza più spaziosa per poter far intervenire in maniera più libera gli operatori del 118, mantenendolo in posizione di sicurezza.
Alle 12.15 circa il bambino smettere di respirare, inizia a diventare cianotico. Lo spoglio guardo il suo torace niente non respira inizio con il massaggio e l’insufflazioni naso bocca, alla 5° insufflazione il suo torace inizia a alzarsi ………bene da quel punto riparte l’attività respiratoria……..lo rimetto in posizione di sicurezza ed aspettiamo l’arrivo del 118 che arriva alle 12.20 circa.
Subito dopo arriva la madre ed il padre a quel punto lascio il bambino nelle loro mani ……..Teo rimarrà per sempre nel mio cuore!
A evidenziare tale argomento: andrebbero ricordati i tanti titoli locali o nazionali che hanno fatto cronaca a partire dal malore in campo del giocatore della Fiorentina Edoardo Bove del 2 Dicembre 2024 ma che lo stesso Giancarlo Antognoni il 22 Novembre del 1981 venne salvato grazie al massaggio cardiaco.
vedi l’ articolo della Gazzetta Sportiva: Il suo cuore si ferma per un tempo lunghissimo. Trenta secondi se vogliono sanno essere eterni. Il polso non risponde. Giancarlo Antognoni è steso a terra, cianotico, ha gli occhi chiusi, le gambe larghe, la mano destra appoggiata sul petto, la lingua gli si è rovesciata in gola. È appena stato colpito alla tempia sinistra dal portiere Silvano Martina, uscito in maniera scomposta per agguantare il pallone. Lo stadio Franchi è cristallizzato, come in un brutto sortilegio rischiò di morire se non gli fosse subito stato praticato il massaggio ………. https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/22-11-2021/quando-antognoni-rischio-morire-un-campo-calcio-43033791210_preview.shtml?reason=unauthenticated&origin=http%3A%2F%2Fwww.gazzetta.it%2FCalcio%2FSerie-A%2FFiorentina%2F22-11-2021%2Fquando-antognoni-rischio-morire-un-campo-calcio-43033791210.shtml
Cronaca di questi giorni è quella dei due poliziotti di Verona che dal Presidente della Repubblica hanno ricevuto l’onorificenza dal titolo di Cavaliere all’ Ordine del Merito https://questure.poliziadistato.it/it/Verona/articolo/292767bf4501c846e848901025 in quanto liberi dal servizio nell’ estate del 2024 hanno salvato in una piscina, con le manovre di disostruzione ed uso del DAE, un bambino. Ma anche, sempre a Febbraio, dell’ utilizzo di un DAE in una baita montana in Valdidentro (TV) per il malore e conseguente arresto cardiaco di un turista toscano https://www.laprovinciaunicatv.it/stories/sondrio/sondrio-e-cintura/grave-malore-alta-quota-il-defibrillatore-salva-vita-o_1401259_11/
e del ciclista quarantacinquenne che a sua volta viene salvato in Valsassina con l’utilizzo del DAE nella primavera del 2024.
Lungo sarebbe l’ elenco dei casi di persone salvate o decedute a causa di una adeguata preparazione all’ emergenza di presenti.
Essendo porta voci di tutto ciò, ecco perché ci definiamo un bicchiere d’acqua in un fiume, del fiume di chi vorrebbe che tutti i cittadini fossero a conoscenza dell’ importanza della conoscenza che potrebbero salvare una vita e…….
chi salva una vita salva il mondo intero